martedì 18 ottobre 2011

La vie en rose: come prendersi una lunga pausa di riflessione e non sentirsi in colpa....



Tutto rosa.
Ho preteso così la parete dietro il mio nuovo letto, un letto romantico, arzigogolato, da femminuccia.
E chi l'avrebbe mai detto qualche tempo fa che la mia scelta sarebbe caduta su "quel" tipo di letto e su "quel" colore di sfondo.
Si invecchia.
O ci si rincretinisce invecchiando.
Il che è plausibile e giustificabile anche se difficile da accettare.
Il tempo che passa.
Non è questione di rughe.
Ma di entusiasmi che senti scorrere dentro di te come a vent'anni.
Voglia di viaggiare avventurosamente, voglia di fare il corso di vela spartano, voglia di piantare tutto e reinventarsi una vita proprio come a vent'anni quando pensi di avere tutto nel palmo della tua mano.
E poi ti gela il "Signora, tocca a lei" detto dalla cassiera del supermercato, vent'anni a malapena, trucco pesante e tu che pensi: "bel visino, peccato tutto quel trucco".
La stessa cosa che diceva mia nonna, e tutto lo stuolo di nonne, mamme, zie, amiche di famiglia quando NOI avevamo vent'anni.
Ti definisci scherzosamente "giurassica" ma senti che, nonostante la giocosità, è vero, è proprio così.
Sei lontana anni luce dai miti di adesso; quello che vorresti far rivivere è la gioventù che non hai vissuto come avresti voluto.
Motorino, le compagnie al mare, quelle che si vedevano sempre allo stesso muretto nella stessa piazza, i primi filarini, i discorsi di come insieme si sarebbe cambiato il mondo, le speranze, le certezze, le delusioni.
Torniamo alla parete dipinta di rosa, che è meglio.
E torniamo coi piedi per terra.
C'è da portare il pupo ad hockey, c'è da fare la spesa, stasera che cucino per cena?
Oddio, C*U*C*I*N*A*R*E......
Che vorrà mai significare....
A vent'anni non si cucina, casomai si arriva a casa affamati come bufali texani e si addenta quello che ha preparato mammà....
Boh...

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