martedì 23 marzo 2010

Coccole a colazione: Pane dolce al cioccolato



Fatto con la macchina del pane.
Dovevo provarla, quale ricetta migliore di una coccola alla mattina?
Impastato, lievitato e cotto.
Tutto in tre ore e dieci.



La forma finale è da fungo/plumcake abnorme ma il gusto è decisamente intrigante.
La ricetta è quella del ricettario incluso nella macchina del pane, con qualche piccola modifica.

PANE DOLCE AL CIOCCOLATO

(mettere nel cestello gli ingredienti nell'ordine qui sotto)

400 ml latte tiepido
1 uovo intero
100 gr formaggio morbido tipo quark (ho usato un simil-philadelfia light) in alternativa si possono usare 90 gr di burro morbido
1 cucchiaino sale
8 cucchiaini zucchero
600 gr farina 00
5 cucchiai cacao amaro
100 gr gocce cioccolato fondente
1 bustina lievito birra granulare (ho usato quello della Lidl che è ottimo)

Impostare il programma 4 (cottura pane dolce), peso pane 1250 gr, crosta molto dorata.
Una volta finita l'ultima fase di impasto, togliere i ganci così non si spaccherà il pane una volta estratto dal cestello.
Quando è cotto, si sforma, si fa raffreddare su una gratella e si taglia a fette abbastanza spesse, conservandole per qualche giorno in un sacchetto di plastica ben chiuso.
Se non si ha la macchina del pane, basta impastare tutti gli ingredienti, far fare una prima lievitazione di circa 30 minuti, poi reimpastare brevemente e far lievitare già nello stampo (oppure in forma, si possono fare anche dei panini o delle briochine perchè l'impasto è ben lavorabile) per 1 h.
Spennellare la superficie di latte e infornare.
Cuocere a 200° per circa 30, 40 minuti, dipende se il pane è a forma unica o in forme piccole, nel qual caso abbassare i tempi di cottura.

Aggiornamento al 20.04.10: se fatto nella macchina del pane, il mio consiglio (dopo qualche prova) è di usare mezza dose piuttosto che l'intera perchè viene una forma perfetta, che non va a sgonfiarsi premendo contro il coperchio della macchina.

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sabato 20 marzo 2010

Bignè di San Giuseppe ritardatari....



Non fritti.
Al forno e farciti con crema chantilly.
Beh, buoni lo stesso.
E soprattutto mi sono riusciti.
Il che è una grande conquista dopo anni di tentativi finiti in "frittatine".
La ricetta l'ho vista a "Dolcemente" di Santin, fatta da uno chef di non ricordo quale ristorante famoso.


La ricetta prevede, inorridite, anche una punta di lievito.
E la margarina, poiché dovrebbe aiutare la lievitazione, ma non ricordo bene come e perchè.
E se lievito e margarina se li consente uno chef di fama mondiale, posso mai negarli a me stessa, umile esecutrice di ricette altrui?
E quindi, lievito e margarina siano.

Bignè (o pasta choux)

90 gr farina
90 gr margarina
210 gr acqua
3 uova piccole (o 2 grandi)
¼ cucchiaino di lievito
un pizzico di sale

Preriscaldare il forno a 200°.
Far scaldare l’acqua con la margarina fino all’ebollizione, mescolando per far sciogliere tutta la margarina.
Aggiungere il pizzico di sale.
Levare dal fuoco e versarvi tutta la farina setacciata con il lievito in un colpo solo, mescolando per amalgamare.
Rimettere sul fuoco e mescolando far cuocere almeno finchè l’impasto non si stacca dalle pareti del tegame.
Versare nella planetaria e far andare il gancio per gli impasti morbidi a velocità ridotta.
Aggiungere un uovo e aumentare un poco la velocità finchè non si è amalgamato all’impasto, e poi aggiungere un altro uovo e così via.
Non aggiungere un uovo finchè il precedente non si sia perfettamente incorporato all’impasto.
A questo punto mettere il tutto nella sac a poche.
Foderare una placca con della carta forno, imburrando sia sopra che sotto la carta.
Con la sac a poche formare dei ciuffetti ben distanziati l’uno dall’altro, oppure delle strisce (per gli eclairs).
Con un dito bagnato d’acqua far rientrare la “puntina” del ciuffetto e infornare per circa 30 minuti senza mai aprire lo sportello del forno.
I bignè dovrebbero iniziare a “crescere” e gonfiarsi dopo circa venti minuti.
Dopo i primi 30 minuti, abbassare la temperatura a 160° e lasciare in forno per altri 20 minuti (questo serve a far cuocere anche l’interno del bignè).
Quando sono dorati, sfornare e lasciar raffreddare su una gratella.
Si possono congelare oppure conservare per qualche giorno in scatole ermetiche.
La farcitura è fatta con due terzi di crema pasticcera e un terzo di panna montata non zuccherata.

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mercoledì 17 marzo 2010

Interregionale: Spatzle alle erbette e Salsa di noci ligure



Quando due ricette di regioni diverse si incontrano.
Dando vita ad un piatto buonissimo.
Non ho la presunzione di "creare".
Non sia mai.
Solo "mescolare".
Per mancanza di tempo decido di non fare i pansotti liguri.
Ma la salsa di noci l'ho già preparata, quasi in trance; dovevo farla, non potevo farne a meno dopo avere letto la ricetta.
Cosa condirci?
Una cosa veloce, buona.


Gli spatzle.
Con delle erbette.
Mancherebbe solo la ricotta e poi gli ingredienti sono gli stessi dei pansotti.
Beh, non è proprio proprio così ma a volte sono un pò indulgente con le mie scelte.
Detto, fatto.

Spatzle alle erbette (ricetta di Marinab di Coquinaria)

per 4 persone
300 gr farina
3 uova intere
200 ml di latte
erbette bollite

Si frulla tutto con il minipimer e si conserva in frigo coperto da pellicola.
Poi si scalda una pentola con dell'acqua salata, e con l'attrezzino specifico si cola l'impasto nell'acqua bollente.
Quando gli spatzle sono cotti, galleggeranno e allora raccoglierli con un colino, metterli in una scodella, togliere l'acqua che si formerà e condire.
Sono ottimi anche con del sugo di pomodoro o semplicemente burro e parmigiano.

Salsa alle noci (ricetta di Edy di Coquinaria)

200 gr di noci sgusciate
aglio
1 cucchiaio pinoli
5 cucchiai parmigiano
sale
acqua bollente
Frullare tutto aggiungendo l'acqua finchè diventa setosa.
Conservare in frigo.
Quando si usa per condire, allungare con un pò di acqua di cottura della pasta.

N.B.
- per fare gli spatzle occorrono l'attrezzo apposito e tanta buona volontà e pazienza perchè si sporca tutto il piano cottura specie se si è alle prime armi.. :)
- la salsa alle noci è ottima anche mangiata a cucchiaiate, provare per credere.

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lunedì 15 marzo 2010

La Maionese sciuè sciuè: miracoli del minipimer....



Tempo di osare.
Dopo le baguette, adesso la maionese.
Mia nonna si scandalizzerebbe se sapesse che è fatta col minipimer.
Ma tant'è.
Bisogna essere al passo coi tempi.
Benvenga anche il minipimer per quella volta, una tantum, che sui gamberetti in cocktail (piatto molto vintage, molto anni 70) mi va di mettere una salsa rosa fatta con maionese homemade....

Ricetta facile facile, presa da Felix di www.cucinainsimpatia.net.
Modificata un pò nella quantità di olio che ho diminuito un pò.
Il sapore è leggero, poco "uovoso" e poco "limonoso", insomma, come piace a me.

Maionese

200 ml olio di semi di mais bio
1 uovo
2 cucchiai di aceto bianco
1 cucchiaino di succo di limone
1 pizzico di sale fino

Mettere nel bicchiere del minipimer gli ingredienti nell'ordine indicato e iniziare a frullare: in circa due minuti la maionese è pronta.
Tutto qui.
Superfacile, no?
Viene densa e si conserva in frigo per qualche giorno.
Con le baguette del post precedente ci sta una meraviglia....

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domenica 14 marzo 2010

Ça va sans dire: tentativo di Baguette.....



Io lo sapevo che prima o poi ci sarei cascata.
Tant'è che tempo fa avevo preso lo stampo.
Ancora incartato mi attendeva sornione in un angolo della cucina.
"Prima o poi ci caschi, che credi.." pareva dire ogni volta che aprivo l'anta e lo scansavo per prendere la teglia per crostate, sua compagna di scaffale.
Ho ceduto.
Ci sono cascata.

Complice un semi-riposo assoluto da convalescente che mi costringe a trovare diversivi alla noia del tour giornaliero divano/poltrona/divano.
Ho provato.
Il risultato è discreto.
Non vanno bene i tagli, la doratura potrebbe essere migliore (voglio provare con il malto che aiuta la caramellizzazione della crosta).
Ma il sapore è grandioso.
E sono ottime anche il giorno dopo, non diventano gommose.
Ricetta di una facilità assoluta che ho trovato non ricordo dove (un sito francese) e che ho modificato nella composizione delle farine, ho aggiunto la semola di grano duro che non era prevista nella ricetta originale.

Baguette

300 gr acqua tiepida
25 gr lievito di birra fresco
1 cucchiaino zucchero
200 gr farina semola di grano duro
290 gr farina 00
2 cucchiaini di sale

Nella macchina del pane versare la dose di acqua, il lievito e lo zucchero, attendere qualche minuto così il lievito si scioglie.
Poi le farine, in ultimo il sale.
Impostare il programma "Impasto" (nella mia è impasto + lievitazione, durata 1h 30' in tutto).
Quando è trascorso il tempo, rovesciare l'impasto sul piano di lavoro infarinato e lavorare un poco impastando a mano.
Dividere l'impasto in quattro parti da circa 200 gr l'una.
Stendere ciascuna parte aiutandosi con il mattarello, formando un rettangolo.
Arrotolare il rettangolo dal lato lungo e poi "rollarlo" sul piano di lavoro per allungare un pò la forma (a seconda dello stampo o della lunghezza finale voluta).
Mettere sullo stampo e fare lo stesso con le altre tre porzioni d'impasto.
Mettere a lievitare coperte da uno strofinaccio inumidito in luogo al riparo da correnti e non freddo.
Per chi non ha lo stampo, si possono disporre le forme su uno strofinaccio abbondantemente infarinato per non farle attaccare, intervallando le forme con le pieghe dello stesso strofinaccio (guardare la prima foto in alto a sinistra per capire meglio).
Lievitazione in forma per circa 1 h.
Accendere il forno e farlo preriscaldare bene per circa mezzoretta, aggiungendo poco prima di infornare una ciotolina d'acqua sul fondo per l'umidità.
Scoprire le baguette, praticare tre tagli longitudinali con una lametta (tenendola in orizzontale rispetto alla forma) e spolverare di farina.
Infornare per circa 25 minuti finchè non sono dorate.
Il mio forno è a gas e quindi ho sempre qualche difficoltà a far venire una crosta superdorata ma chi ha il forno elettrico non dovrebbe avere problemi.
Appena cotte, sfornarle subito e farle raffreddare su una gratella.

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sabato 6 marzo 2010

American inside: Pancake ai cranberries



Una mattina pigra.
Apro le persiane.
Fuori fa ancora freddo nonostante il sole sfacciato che rinvigorisce il verde timido dell'erba appena nata.
Non ho voglia di fare granchè.
Mi devo forzare a riordinare i pensieri.
Fosse per me, tornerei sotto la trapunta a dormire.
Fosse facile.
Il gatto nero mi guarda.
Lo sguardo è compassionevole.
Povera umana che non sei altro, pensavi di poter oziare..
E invece no, solo noi felini possiamo permettercelo.
Mi arrendo all'idea.
Torno a riordinare i pensieri.
Che c'è da fare?
Spesa poi qualche commissione.
Uffa.
Ma almeno mi concedo una colazione "comme il faut".


Con i pancakes.
Tanto si fanno in un attimo.
Mescola, versa, cuoci.
Fumanti nei piatti, poi ognuno ci versa ciò che preferisce.
Buoni con il miele, superbi con la Nutella.
Però...un pò mappazzosi.
Ma ogni tanto ci vuole.
E per dirla alla Sordi "Forti st'americani"....

Pancakes ai cranberries

(la ricetta è presa dal sito www.joyofbaking.com leggermente modificata)

per circa 12 pancakes diametro 6
130 gr farina autolievitante
2 cucchiai zucchero semolato
1 uovo grande
240 ml latticello
1 pizzico di sale
40 gr burro fuso
cranberries essiccati

N.B. se non si trova il latticello si può ricavare con 240 ml di latte mescolato con 1 cucchiaio di succo di limone, lasciato riposare per circa 10 minuti.

In una ciotola mescolare la farina e lo zucchero.
In un'altra ciotola battere l'uovo e unirlo al latticello e al burro fuso e intiepidito.
Unire tutto in una volta il composto di uova, burro e latticello alla farina e mescolare velocemente non troppo accuratamente.
Il composto deve essere grumoso.
Se si vuole preparare in anticipo l'impasto, si può conservare in frigo per 24 ore in un contenitore chiuso ermeticamente.
Scaldare un padellino (o se si ha quello a scomparti tondi) passandoci un pennello sporco di burro.
Versare l'impasto a cucchiaiate, circa un cucchiaio e mezzo per un pancake piccolo.
Distribuire velocemente su ciascun pancake un poco di cranberries.
Aspettare qualche secondo e poi girare, facendo dorare anche l'altro lato.
Servire caldi con sciroppo d'acero, o miele o quello che si vuole.

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